Batterio killer, Lidl nella bufera per gli hamburger infetti

16/06/2011 di Redazione

L’azienda si difende: “La salute dei clienti è la nostra priorità”

“La sicurezza e la salute dei nostri clienti sono le nostre priorita”, si difende così la catena di supermercati nella bufera per gli hamburger surgelati contaminati che avrebbero diffuso il batterio killer.

LIDL SI DIFENDE – A parlare dopo i casi di infezione alimentare che hanno colpito alcuni bambini nel nord della Francia, dopo che tutti avevano consumato hamburger venduti dal discount, è il co-gestore di LidlFrance, Jerome Gresland,. “Per precauzione abbiamo ritirato dalla vendita la carne incriminata e abbiamo proceduto al ritiro dei prodotti con data di scadenza 10, 11 e 12 maggio 2012”, ha detto Gresland, per il quale è la prima volta in dieci anni che la catena si trova coinvolta in un problema di questo tipo. Il prodotto, fabbricato dalla azienda francese SEB, con sede a Saint Dizier, è venduto in confezioni da 1 kg (10 hamburger da 100 g) con data di scadenza dal 10 al 12 maggio.

L’ITALIA NON RISCHIA – In Italia la Coldiretti tranquillizza annunciando che il prodotto surgelato 10 Steak Hache’s 100% carne di bovino surgelata non è mai stato in vendita presso i supermercati Lidl in Italia. La Coldiretti lo afferma riferendo della risposta scritta ottenuta dopo aver interpellato la direzione della catena di hard discount Lidl. “Le rassicurazioni della Lidl Italia sono importanti nel dare una garanzia di acquisto ai consumatori italiani ma vanno supportate da adeguati controlli. Si tratta – ha detto la Coldiretti – di evitare allarmismi ingiustificati che come è accaduto nel caso delle verdure hanno provocato cali nei consumi con gravi danni ingiustificati alle imprese agricole”.

L’INFEZIONE ALIMENTARE – L’allarme è scoppiato dopo il ricovero in ospedale per infezione alimentare, nella città di Lille, di sei bambini per un’infezione alimentare legata a un raro ceppo di batterio Escherichia Coli. Tutti i bambini avrebbero consumato hamburger contaminati. Si trovano ora in condizioni stabili ma “preoccupanti”. L’epidemia di infezioni legate al batterio E. Coli ha finora ucciso 38 persone (tutte in Germania, tranne una donna svedese che era stata appunto in Germania), ed ha colpito 3.300 persone in 116 paesi.

IL SETTIMO BAMBINO – Il numero dei bambini ricoverati è da poco salito a sette.  Lo ha detto all’Afp l’Agenzia regionale sanitaria (Ars) precisando che mentre gli altri sei bambini ricoverati da ieri a Lille sono originari della regione di Calais, il settimo proviene da Amiens, nella vicina regione della Piccardia. Il bambino presenta gli stessi sintomi degli altri sei, ovvero una diarrea emorragica, ha precisato ancora la stessa fonte.

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