Bella, giovane e dice sempre sì: ecco la prostituta on line

Un reportage di Silvia dal Pra racconta di cosa si parla sui forum che discutono di escort

Silvia Dal Pra’ racconta a Saturno, l’inserto culturale del Fatto diretto da Riccardo Chiaberge, come si diventa escort on line:

ESCORTFORUM è stato uno dei miei passatempi preferiti, il mio buco della serratura per la mente maschile, per il diverso; non è il solito sito di annunci privati: gli utenti possono recensire le ragazze, denunciare foto ritoccate, discutere, conoscersi. I nick vanno da tenerorso a sve ntrapapere68 , da j.holmes74 a piùg rossodirocco, i mestieri dall’operaio al medico, gli argomenti dal per chi votare alle prossime elezioni a un everg reench e ricompare puntualmente: perché paghi una escort – quando (almeno a sentir loro) i protagonisti non avrebbero alcuna difficoltà a conquistare una donna.

Secondo loro, la questione del ricorrere a una prostituta è semplicemente stilematica:

A sentire gli utenti di escortforum, però, il punto non è quello: e non è neanche che «paghi una donna non tanto per averla, ma per mandarla via quando hai finito», come scrive uno di loro, o che, se ti tocca offrire tre cene, alla fine spendi lo stesso (cinici e misogini dichiarati sono la minoranza), il punto è il bilancio familiare, la vita di coppia. Sì, siamo nel solito film dell’Italia di provincia – un marito, una moglie, dei bambini, lo sguardo di lui che a fine serata indugia malinconico sul cortile interno… – e la maggior parte ammette di ricorrere a una professionista perché ama sua moglie. La passione è svanita, lei non concede più variazioni, ma un’amante sarebbe un rischio.

Ecco le descrizioni dei risultati:

Anche se poi, F., quando parlava dei suoi clienti, non usava tanto l’espressione grande amatore, quanto l’aggettivo tir chio. F. era un’ex segretaria, t re n t o t t ’anni, escort da tre: obiettivo minimo, arrivare a tirar su settecento euro al giorno; obiettivo alto: fama, tv, Grande Fratello. Non sarebbe stata certo la prima a sfondare a quarant’anni – e allora suo padre (un ex operaio che lei nominava ogni cinque minuti, in un vertice di odio, amore e desiderio di riconoscimento) avrebbe capito che donna era, sua figlia. Fino a una certa età, F. aveva pensato che la provincia, un compagno e un lavoro fossero una vita decente: poi col compagno s’era lasciata – lei non voleva figli, lui non aveva ambizioni – l’azienda dove lavorava era fallita, ai colloqui a cui si presentava veniva automaticamente bollata, a trentacinque anni, come troppo vecchia. Così, ha scattato le foto, si è aperta il sito, si è spostata a Roma per essere più vicina «alla gente che conta»: tanto, di cose strane ne aveva fatte già, sesso di gruppo, scambio di coppia. Il vero problema? Le cinesi, che devastano il mercato con prestazioni in casa a dieci euro.

Ed ecco cosa pensano:

Ma, per quanto anche F. si definisse di alto livello socio-culturale, in casa sua non c’era un libro, la scuola l’aveva piantata a sedici anni: a lavar via lo squallore ci pensava il Rolex, il Mac sul tavolino, i bastoncini di incenso. Sembrava di essere nella sala d’aspetto di un centro estetico, almeno finché lei non è arrivata con lo strap-on, una cintura che terminava in quindici centimetri di fallo; ci sono tipi che mi chiedono di usarlo su di loro, mi ha detto: solo in quel momento mi sono ricordata che il suo mestiere aveva a che fare con questo. «E te, ti vedi con qualcuno?», mi ha chiesto, mentre la conversazione si spostava verso zone più intime: «È qualcuno di importante? Ti fa regali? Mica è un tirchio?». Anche un’altra escort, L., morbida signora sui quara n t ’anni, dava per scontato che i rapporti tra sessi si basassero solo su questo; e, dopo avermi riempita di consigli (gli stessi che poteva darmi mia nonna: gestisci tu il gioco ma fagli credere che sia lui a comandare; non farti mai vedere troppo i n t e l l i ge n t e . . . ), mi ha congedata con questa massima: «Gli uomini sposano solo le brave ragazze, ma noi leonesse dobbiamo imparare a infilarci nei loro letti e a trarne vantaggio». Non era facile comunicare con loro. La candida bambina di ieri si stava ribellando; la donna di oggi cominciava a sentirsi un’imbecille; gli uomini del forum non mi divertivano più, anzi; e le mie escort mi avrebbero sicuramente schiaffeggiata, se mi avessero vista, poche ore dopo averle incontrate, dividere per due il conto al ristorante. Così, ho deciso che su questo argomento non sarei andata più a fondo.

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