La guerra per la marijuana libera nella Lega

07/01/2014 di Redazione

Nella Lega Nord sembra allargarsi il fronte di coloro che ritengono opportuno l’apertura di un dibattito sulla legalizzazione della cannabis e sul superamento della legge Fini Giovanardi, che equipara droghe pesanti e leggere ed è considerata una delle principali cause (insieme alla Cirielli e alla Bossi Fini) del sovraffollamento delle carceri. Ad accendere la miaccia del dibattito sul tema all’interno del Carroccio (ma non solo) è stato ieri l’assessore regionale lombardo Gianni Fava, che su Twitter commentando un articolo relativo alla liberalizzazione della cannabis in Colorado ha scritto: «Credo valga la pena cominciare a parlarne. Il proibizionismo ha fallito».

 

«D’ACCORDO CON FAVA» – Oggi arriva il sostegno all’ipotesi legalizzazione di un’altro esponente legista, il deputato Gianluca Pini, vicecapogruppo delle camicie verdi a Montecitorio, che su Facebook fa sapere: «Al netto del fatto che vi sono emergenze più drammatiche come la mancanza di lavoro, sul rivedere la legge Fini-Giovanardi (e aggiungo anche anche la Merlin sulla prostituzione) sono d’accordo con l’amico Gianni Fava. Serve un confronto sul tema, e anche urgente: nelle prossime settimane i gruppi parlamentari saranno chiamati ad esprimersi sul tema e non penso sia saggio rifugiarsi nella libertà di coscienza dato che ogni modifica a queste leggi implica risvolti sociali di non poco conto. Sono certo che Matteo Salvini saprà trovare una sintesi intelligente sulla questione».

 

 

 

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MARONI E SALVINI SCETTICI – Dunque, la sfida è aperta. E i big come il governatore lombardo Roberto Maroni e Matteo Salvini, non possono certamente defilarsi. Il primo, ieri ha addirittura ritwittato il messaggio di Fava, salvo poi smentire quanto pubblicato attribuendo l’errore ad un collaboratore («Non condivido questa apertura»). Il secondo, invece, ha bocciato la proposta affermando che essa «per il momento» non costituisce per il Carroccio una priorità. «Non vedo spazi di discussione», ha fatto sapere ieri il neosegretario della Lega Nord. «Se, nel 2014, faremo una battaglia per legalizzare qualcosa – ha aggiunto ancora Salvini – sarà semmai la prostituzione: non abbiamo alcuna intenzione di batterci per legalizzare le droghe, leggere o pesanti che siano. È un dibattito che vedo bene in bocca a Matteo Renzi». Alle reazioni dei big, infine, Fava ha ribadito la sua posizione espressa inizialmente su Twitter. Stamane, all’indomani della correzione di Maroni e Salvini, a margine del consiglio regionale lombardo, l’assessore ha insistito ancora nel difendere la sua posizione per un superamento del proibizionismo. «Non mi sento solo, queste scelte prima che politiche sono etiche – ha affermato -. Non è una priorità ma è un dibattito che serve. Il segretario della Lega è Salvini, faccia sintesi e io mi adeguo ma questa è la mia posizione storica». Fava ha infine bocciato la legge Fini-Giovanardi: «È una legge liberticida, è un errore».

I FOLLOWER – Il confronto, insomma, è appena cominciato. Anche tra i simpatizzanti. Su Facebook, rispondendo a Pini, alcuni sostengono che «la Lega dovrebbe tenersi aben lontana» dal tema e sottolineano che la posizione di Fava è personale e non del partito. Qualcuno, invece, su Twitter, rispondendo proprio a Fava, rilancia: «Basta bigottismo!».

(Fonte foto:  Photo by Jeff McIntosh/CP/ABACAPRESS.COM)

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