Le operazioni speciali di NSA

Se gli agenti di NSA non riescono a trovare quel che cercano nell’immenso database che conserva 15 anni di dati e meta-dati, entrano in azione quelli della squadra TAO con i loro marchingegni.

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IL PUNTO DELLA SITUAZIONE – Non è facile riassumere a che punto siamo con le rivelazioni di Snowden dopo che sono state pubblicate 845 pagine, circa l’1.5% delle circa 58.000 che lo stesso dice di aver sottratto prima di darsi alla fuga. Quello che sappiamo per ora è che NSA succhia quasi tutto il traffico internet ed è in grado d’intercettare e registrare non solo i metadati delle telefonate, ma anche il loro contenuto. E non è poco, ma le ultime notizie dicono che c’è di più.

LE PORTE DI SERVIZIO – Dagli ultimi documenti si evince ad esempio che il governo americano e la NSA per lui si è ricavato della backdoor d’accesso in quasi tutto l’hardware prodotto dai giganti dell’industria informatica, a cominciare dall’americana Cisco e dalla concorrente cinese Huawei. I fabbricanti di hardware e componenti per il networking erano già tenuti a lasciare una «porta aperta» alle agenzie governative secondo una legge che si chiama CALEA (Communications Assistance for Law Enforcement Act), ma pare proprio che NSA sia riuscita in qualche modo a compormettere anche i prodotti del gigante cinese o del maggior produttore coreano, Samsung, come di molte altre aziende. Proprio l’esistenza di CALEA rende particolarmente straniante le dichiarazioni con le quali Cisco ha provato a chiamarsi fuori, perché è chiaramente una bugia l’affermazione secondo la quale:

«Come abbiamo affermato in precedenza, e comunicato a Der Spiegel, non lavoriamo con alcun governo al fine d’indebolire i nostri prodotti perché siano sfruttati; né implementiamo alcuna cosiddetta «back door» di sicurezza nei nostri prodotti.»

PIETOSE MENZOGNE – Stupirebbe moltissimo se Cisco non rispettasse la legge americana, ma è chiaro che, come Google e altri giganti del settore, anche Cisco abbia tutto l’interesse a smentire fin che può, visto che le rivelazioni di Snowden hanno messo in grossa difficoltà i giganti americani del settore, che ai clienti promettono sicurezza e poi, come è successo con Blackberry e molti altri, si è scoperto che consegnano le chiavi dei loro database e dispositivi elettronici alle agenzie americane.

IL TAO DELLO SPIONAGGIO – E dove non sono le aziende a fornire le chiavi, ci pensa la NSA a forzare le serrature e a procurarsi l’entrata di servizio nei sistemi dei maggiori produttori mondiali e se non basta NSA ha altre frecce al suo arco. La divisione TAO (Tailored Access Operations) ad esempio esegue operazioni tagliate su misura (tailored) del bersaglio, sia il presidente messicano Calderon spiato estensivamente per controllare che sulla lotta alla droga non avesse pensieri diversi da quelli che comunicava agli americani o l’OPEC, l’associazione dei paesi produttori di petrolio. Quelli di TAO non sono tanti, ma la squadra è in progressivo aumento e i documenti che la descrivono sono ormai di qualche anno fa, se ha mantenuto la progressione nell’arruolamento ormai ha qualche centinaio di specialisti ai suoi ordini.

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