I sette siti che vendevano farmaci e droghe su Internet

Operazione dei Nas contro la vendita online di farmaci e stupefacenti. I carabinieri in stretta collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (A.I.F.A.) hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Roma sette siti internet (www.euroclinix.net; www.onlinecompra.it; www.farmacia20.it; www.internetmedico.it; www.farmaciaonlineitalia.com; www.farmaciadellalupa.net; www.compraresteroidi.com) che commercializzavano online sul territorio nazionale farmaci per la cura della disfunzione erettile e anabolizzanti.

 

SITI FARMACI OSCURATI

 

FUNGHI MAGICI E SMART DRUGS – È stato emesso un decreto di inibizione dei 7 siti, che è stato notificato ai provider nazionali ed i cittadini italiani non potranno più accedervi tramite internet. Nello stesso contesto, il Reparto Analisi – in collaborazione con il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha fatto inibire ulteriori 3 siti internet (www.azarius.it; www.funghi-magici.it; www.zamnesia.it) che offrivano in vendita le cosiddette Nuove Sostanze Psicoattive, chiamate anche «smart drugs» o «droghe nascoste», inserite nella Tabella degli stupefacenti, di gran moda tra i giovani e meno giovani che ricorrono a internet per acquistarle.

 

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I RICOVERI D’URGENZA – Dagli ultimi dati è emerso che in Italia oltre 80 giovani che hanno assunto queste nuove droghe sono stati ricoverati d’urgenza e sottoposti a cure intensive per curare gli effetti fortemente tossici causati dal loro consumo. L’A.I.FA. aveva segnalato come il fenomeno della vendita dei medicinali on-line è in crescita esponenziale, tanto che i siti internet sono diventati fonte di accesso alternativo a «presunte» terapie con l’acquisto di farmaci per i quali è prevista la valutazione medica e l’eventuale ricetta. I NAS, in uno con Dipartimento Politiche Antidroga e A.I.FA., raccomandano di evitare assolutamente l’acquisto online di farmaci ma di rivolgersi sempre a personale sanitario competente. (Agi)

 

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«OLTRE 80 INTOSSICAZIONI IN TRE ANNI» – Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga spiega come le operazioni risultino importanti per fermare una massiccia e fin troppo semplice diffusione di sostanze pericolose. «L’alto numero di pagine chiuse grazie all’impegno di questi anni del Dpa e dei Nas – ha spiegato in una nota Serpelloni – ha permesso di impedire la massiccia diffusione di queste nuove sostanze sul territorio italiano e che gli utenti potessero facilmente acquistare on line sostanze pericolose per la loro salute, evitando quindi i gravi effetti tossici che queste droghe sono in grado di provocare, come dimostrano i numerosi casi di intossicazione registrati negli ultimi 3 anni nel nostro paese (oltre 80)».

UN SOFTWARE PER I GENITORI – «Non e’ un caso – ha continuato il capo del Dpa – che il nostro Paese risulta il più basso paese con consumi di queste nuove sostanze (27mo posto su 28 esaminati) nella classifica stilata dall’Unione Europea che vede al primo posto l’Irlanda, l’Inghilterra la Polonia e l’Estonia con decine di morti proprio in relazione all’uso di queste sostanze. Questo buon risultato ottenuto è sicuramente importante, ma ci deve far mantenere alta la guardia soprattutto per i più giovani, che hanno maggiori capacità e conoscenze di tipo informatico e che attraverso un uso smodato del web, commercializzando le sostanze, rischiano di danneggiare gravemente la loro salut». Il Dipartimento ha predisposto uno specifico software che sarà messo gratuitamente a disposizione dei genitori per essere applicato al computer, agli smartphone e ai tablet e impedire così l’accesso ai siti che vendono sostanze stupefacenti da parte dei figli minorenni proteggendo quindi, la loro salute.

DAI CANNABINOIDI ALL’EROINA – Il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dpa monitora i siti che commercializzano sostanze stupefacenti fin dal 2011. Grazie a questa attività è stato possibile individuare circa 500 pagine web (in lingua italiana o anche con server ubicato in Italia) su cui venivano riportati annunci relativi a vari tipi di droghe. Il 64% di questi siti è stato definitivamente chiuso o bloccato. Le principali sostanze identificate che venivano vendute online sono state cannabinoidi sintetici (JWH018,JWH122,JWH250), catinoni sintetici, ecstasy, ketamina, ma anche droghe considerate ‘tradizionali’ come cannabis, eroina e cocaina. Ma si provvede anche alla commercializzazione su internet di farmaci che richiedono prescrizione medica.

VENDITA SPESSO OSCURATA – Spesso la vendita di droghe viene mascherata con la vendita di oggettistica per la casa, per il giardino, per la musica, e questo crea grandi problemi per la sua identificazione, per il controllo da parte delle Forze dell’Ordine ma anche per quello dei genitori che difficilmente possono riconoscere la pericolosità dei siti. Altra tecnica di “mascheramento” è quella di vendere le droghe come molecole per la ricerca scientifica attraverso siti che promuovono finte aziende di ricerca e che in realtà sono solo coperture per il traffico di stupefacenti. Queste aziende frequentemente trovano origine in Cina. Attraverso il monitoraggio della rete è possibile capire in quale direzione si muove la domanda di nuove droghe tra i consumatori, quali sono le loro preferenze e, di conseguenza, permette di individuare anche come si potrà muovere il mercato e una attenta analisi di marketing delle nuove sostanze nel futuro prossimo. Informazioni utili ovviamente per i controlli delle Forze dell’Ordine.

VIAGRA E CIALIS IN VETRINA – I siti sono, dunque, ora irraggiungibili. Ma basta effettuare una ricerca nei motori su internet per ottenere qualche informazione sulla loro attività. I risultati di ricerca di Google confermano che tra i farmaci in maggiore evidenza sui siti oscurati siano quelli legati alla nella terapia della disfunzione erettile, come Viagra e Cialis.

 

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