Cepu ti manda in Spagna: “Qui laurearsi è molto più facile”

26/05/2011 di Dario Ferri

“Salta difficoltà e esami di ammissione”: la via corta è sempre la migliore, secondo l’istituto privato. E non è la prima volta chelo dice

C’è una newsletter di Cepu che in questi giorni si aggira per le email di mezza Italia, e recita così:

CONSEGUI LA LAUREA IN SPAGNA E LAVORA IN ITALIA!

Con Cepu ti iscrivi al corso di laurea in Fisioterapia in Spagna senza sostenere alcun test di ammissione, consegui la laurea e ti viene riconosciuto il titolo per accedere alla professione di fisioterapista in Italia. Il periodo di tempo che dovrai trascorrere in Spagna è limitato: studierai anche on line e potrai svolgere la pratica presso centri di fisioterapia pubblici e/o privati convenzionati con l’Università. Ti assisteremo lungo tutto il percorso e in tutto ciò che occorre per preparazione, lingua, alloggi e burocrazia. Il corso è a numero chiuso: ci sono solo 100 posti disponibili DIVENTARE FISIOTERAPISTA IN SPAGNA È VANTAGGIOSO. È una soluzione che ti permette di entrare subito all’università ed evitare attese e frustrazioni legate all’esito del test di ammissione. Concludi gli studi in minor tempo e accedi prima al mondo del lavoro. In più hai maggiori opportunità perché puoi iscriverti anche all’albo spagnolo dei fisioterapisti.

VIA FACILE – Un vero e proprio “insulto” all’Università di questo paese, invitare i giovani a usare scorciatoie per evitare gli esami d’ammissione. Per non parlare dello squallido accenno all’albo dei fisioterapisti spagnoli, di più facile accesso. Vale la pena di ricordare che un fisioterapista può rovinare il suo paziente, se non perfettamente competente. Ma in fondo, a Cepu, che importa? Quel giorno il povero malcapitato avrà già da tempo pagato la retta.

CORSI E RICORSI –
Non è la prima volta, ad ogni modo, che Cepu usa come leva commerciale la semplicità di accedere ad albi stranieri per poi lavorare in Italia. LO aveva denunciato il Fatto Quotidiano a Luglio dello scorso anno, quando l’azienda aveva pubblicizzato un servizio simile (ora sparito dalla rete).

La scorciatoia promessa passa per la Spagna: è semplice e già nota da un po’. Ti laurei in Giurisprudenza, vai al di là dei Pirenei a sostenere la prueba per farti riconoscere il titolo e diventi subito abogado. Ti iscrivi all’albo spagnolo e poi, senza sforzo, a quello italiano, come avvocato “stabilito”. Tre anni e, avvocato, lo sei a tutti gli effetti. Senza i 24 mesi di gavetta come praticante e senza il rischio di continue bocciature all’esame di Stato. Per il 2010 è previsto un vero e proprio boom di richieste di riconoscimento della laurea italiana. Perché dal prossimo anno questo stratagemma non potrà più essere utilizzato: anche in Spagna verrà introdotto l’esame di Stato. E allora tutti a correre prima che la pacchia finisca. Comprese le aziende private che, sull’aiuto ai futuri avvocati, ci hanno costruito un business. Proprio come ha fatto Cepu.

Edit: riceviamo e pubblichiamo:
In risposta a quanto scritto nell’articolo del 26 maggio, ”CEpu ti porta in Spagna”, si precisa quanto segue, con preghiera di pubblicazione: L’ affermazione, assieme all’ altra dove si mette in relazione il voto espresso dall’ On. Polidori a favore della fiducia al governo con l’ emendamento alla riforma Gelmini a favore delle università telematiche e a quella sui rapporti di parentela tra l’ On. Polidori e Francesco Polidori, sono smentite dalle seguenti circostanze più volte ribadite anche alla stampa dall’ On. Polidori, la quale: non ha alcun rapporto di parentela con Francesco Polidori non ha alcun interesse, diretto o indiretto, nella Cepu, che non è detenuta né partecipata neppure da membri della sua famiglia; non ha votato il provvedimento cui viene fatto riferimento nell’ articolo, ovvero il decreto di programmazione 20102012 presentato dal Ministro Maria Stella Gelmini, contenente anche i provvedim enti sulle università telematiche; non ha avuto alcun coinvolgimento nell’ emanazione del decreto di attivazione della ECampus di Novedrate nel 2006, in quanto all’ epoca non era deputata; ha un percorso politico e distinto e autonomo da Silvio Berlusconi nonché da quello appena avviato da Francesco Polidori. Avvocato Fabio Roscioli Studio Vassalli e Associati

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