La classifica della corruzione in Europa

La Grecia è il paese più corrotto d’Europa secondo la nuova graduatoria compilata dall’organizzazione non governativa Transparency International. Secondo l’indice di corruzione percepito realizzato da TI il nostro paese segue a poca distanza, arrivando terza all’interno dell’Unione Europea, dietro solo a Bulgaria e appaiata alla Romania.

Eurozone Debt Crisis - General Imagery

ITALIA CORROTTA – Transparency Internazional ha pubblicato la nuova graduatoria della percezione di corruzione delle amministrazioni pubbliche in tutti i paesi del mondo. TI, l’Ong più importante a livello globale nel settore della lotta alla corruzione, realizza da ormai molto tempo un indice che prende come misura non tanto i casi di corruzione, quanto la percezione delle persone sul grado di corruttibilità dei propri amministratori. In Europa la classifica dei più corrotti vede il nostro paese in terza posizione, in piena zona Champions League per usare una metafora calcistica. Davanti al nostro paese, quantomeno per quanto riguarda i paesi membri dell’UE, ci sono solo la Grecia e la Bulgaria, mentre condividiamo il terzo posto con i fratelli di lingua latina della Romania. L’Italia ha un indice di corruzione pari a 43 punti; come spiega Transparency International, 50 punti segna il limite della zona rossa, ovvero quando c’è un grave problema di corruzione nel paese rilevato. Secondo l’analisi di questa organizzazione non governativa la corruzione rappresenta una criticità molto rilevante per l’Italia, una notizia certo non nuova, ma che viene confermata, purtroppo, ancora una volta.

GRECIA AL VERTICE – Il nostro paese ha leggermente migliorato lo score, passando dai 42 del 2012 agli attuali 43. Un miglioramento più contenuto rispetto a quello effettuato dalla Grecia, la nazione che viene giudicata come la più corrotta dai propri cittadini. Atene ha conseguito un valore nel 2013 di 40 punti, rispetto ai 36 dell’anno precedente. All’interno dell’UE peggio degli ellenici c’è solo la Bulgaria con 41 punti, mentre la Romania è appaiata all’Italia con lo stesso punteggio. Particolarmente negativa è stata invece la performance della Spagna, che nel 2013 ha perso ben 6 punti, arrivando ad un valore di 59, sopra la zona rossa. Tra Roma e Madrid ci sono però ancora molti stati membri dell’UE, come Malta, Ungheria, Croazia, Slovenia, Slovacchia, Lettonia e Lituania.  Secondo il metodo di Transparency International c’è stata un’influenza negativa delle inchieste che hanno colpito l’attuale partito al governo in Spagna, il Pp di Madrid, travolto da un’indagine giudiziaria sui suoi fondi neri.

NORD ISOLA FELICE – Se la percezione della corruzione dell’amministrazione pubblica è particolarmente diffusa al Sud Europa e all’Est, il Nord invece si dimostra ancora una volta come l’area meno problematica dell’UE. Ai primi tre posti della classifica mondiale di Transparency International ci sono infatti proprio tre nazioni europee, tutte scandinave: la prima è la Danimarca, appaiata alla Nuova Zelanda, seguita dalla Svezia e dalla Finlandia.  Nelle posizioni elevate della classifica globale ci sono anche il Lussemburgo, l’Olanda, mentre il paese leader dell’UE, la Germania, si trova al dodicesimo posto a livello globale. Berlino ha un valore di 79 punti, mentre la Danimarca di 91: a 100 una nazione è percepita come totalmente onesta, senza amministratori pubblici con neanche un sospetto di corruzione. La Francia ha invece un valore ancora positivo ma piuttosto lontano dal vertice, 71, mentre il Portogallo, pur essendo in netta crisi, non sconta quantomeno un problema corruzione davvero rilevante, almeno secondo la graduatoria di TI.

FUORI DALL’UE-  L’Europa appare il Continente dove la percezione della corruzione è meno diffusa e meno problematica, osservando la graduatoria compilata da Transparency International. Nella Top Ten dei meno corrotti ci sono due paesi che sono fuori dall’UE, come Norvegia e Svizzera, benchè poi siano integrati in molti degli ambiti operativi comunitari, legati al Mercato Unico e non solo. Le nazioni esterne al Vecchio Continente che mostrano una maggiore onestà delle proprie amministrazioni pubbliche sono la Nuova Zelanda, Singapore, il Canada e l’Australia. Gli Stati Uniti sono al diciannovesimo posto, mentre le parti basse della graduatoria sono dominate da paesi africani ed asiatici, dove le strutture statali sono pressoché collassate. I paesi più corrotti del mondo soni infatti, con un valore di 8, la Corea del Nord, l’Afghanistan e la Somalia, tutte e tre nazioni dove il potere pubblico non ha un’autorità centrale per via dei conflitti interni, oppure è così soverchiante da aver totalmente schiacciato la società come capita nei regimi comunisti.

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