Bernardo Caprotti: le donazioni del signor Esselunga

Torna in scena Bernardo Caprotti dopo la lettera al Corriere della Sera sull’addio all’Italia. Proprio sul Corriere, in un articolo a firma di Mario Gerevini, si racconta dei 70 milioni di euro che ha donato dal 2002 a parenti ed ex segretaria:

Bernardo Caprotti, 88 anni, mister Esselunga, in dieci anni a partire dal 2002 ha distribuito oltre 80 milioni, con atti di donazione regolarmente registrati dal notaio Giovanni Ripamonti e dall’Agenzia delle Entrate. Gli atti dicono, nella formula di rito, che i beneficiari accettano «la somma di euro … con animo grato». Tutti soldi e proprietà prelevati dal patrimonio personale dell’imprenditore che guida un’azienda con 6,8 miliardi di fatturato, 20 mila dipendenti e utili di 238 milioni (2012). E che, silenziosamente, si è adoperato anche per sostenere, con somme rilevanti, enti di assistenza o iniziative culturali. Ma restiamo in famiglia, o quasi: le disponibilità sono partite dal conto 34445 in Deutsche Bank e dal conto 51351 al Credit Suisse di Milano. Nel patrimonio regalato c’è anche un’azienda che alleva orate, branzini e ombrine.

Lo schema del Corriere sulle donazioni di Caprotti:

bernardo caprotti donazioni esselunga

Il quotidiano parla di “lato sconosciuto” del signor Esselunga, e spiega anche i dieci milioni all’ex segretaria:

I nipoti sono stati «sistemati » dallo zio ricco con un assegno circolare ciascuno da 4 milioni. Andrea un po’ di più comprendendo anche l’intero capitale di una holding, Sabbia Rosa, dentro la quale si trova una quota del 5% della società svizzera Geomag, famosa per i magnetini da costruzione per i bambini. Ma il vero business è un altro: il controllo della Compagnie Ittiche Riunite di Golfo Aranci (Olbia), che alleva pesci, li vende nel nord Italia e fattura 6,6 milioni. Il capitolo manager si risolve in una donazione una tantum a tre di loro di 1 milione (oltre all’8% di tasse), cui va aggiunto (non c’è negli atti) il regalo di una Bentley ciascuno. Poi, però, c’è la signorina Germana Chiodi, ex segretaria personale di Bernardo Caprotti, diventata dirigente e oggi, a 65 anni, ormai in pensione ma con un contratto di consulenza. A lei in totale sono arrivati 10 milioni. Alcuni, dentro e fuori Esselunga, sostengono che la sua influenza e il suo potere nel gruppo sono cresciuti enormemente negli anni, fino a condizionare nomine e licenziamenti. «Non si muove foglia che Germana non voglia», si sente dire. D’altro canto chi è vicino al leader del gruppo riconosce l’intelligenza e le capacità dell’ex segretaria diventata di colpo plurimilionaria.

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