Aldo Coppola è morto

Aldo Coppola, l’hair stylist milanese famoso nel mondo, è morto la scorsa notte nella sua casa a Milano. Lo ha riferito un delegato della famiglia. Coppola aveva 73 anni.

Aldo Coppola con Paola Barale, nel 2002 (Foto. LaPresse)
Aldo Coppola con Paola Barale, nel 2002 (Foto. LaPresse)

ALDO COPPOLA, LA MALATTIA – Dal 1998 Coppola lottava contro un cancro alla prostata e soltanto poco tempo fa aveva rivelato che le proprie condizioni di salute erano peggiorate.

Guarda le foto dalla pagina Facebook di Aldo Coppola:

ALDO COPPOLA È MORTO – A metà ottobre 2013 Francesco Merlo su Repubblica ha dedicato un articolo ad Aldo Coppola:

Sui banchi soffriva: «Detestavo la scuola, ma non l’imparare». Adesso che ne ha settanta, con 22 milioni di fatturato, 1200 persone che dipendono da lui, e negozi a Londra, a Mosca, in Asia …, Aldo spiega al nipote di 15 anni che «non basta laurà, ci vogliono le mani». E muove le dita che, nel regime dinastico dei Coppola, sono la sede del carisma, la parte del corpo di gran lunga più importante, lo scettro della riproduzione: «Quel ragazzo ha le mie mani».

Peccato che gli piaccia «tagliare con la macchinetta». Ma il nonno l’ha avvisato: «Fa minga il pirla». E ricorda quando i parrucchieri erano considerati poco più di niente, e figuriamoci poi il garzone di vicolo Facchini. I Coppola sono da sempre socialisti, «ma Craxi fu un disastro» e l’Aldo si accorse del pediculus capitis della corruzione «dai discorsi che la signora Aniasi e le sue amiche facevano tra loro nel mio salone». E ora? «Ho votato Grillo, ma sono deluso. Avrei votato Renzi. E moltissime mie clienti avrebbero votato Renzi».

Della malattia che lo tormentava Coppola aveva confessato a Merlo:

Certe volte il dolore gli fa credere in Dio, “e allora lo prego di liberarmi, di finirla o di finirmi”, ma altre volte lo fa dubitare di Dio: “Io, che non ho mai fatto male a nessuno, mi sento addosso tutto il male del mondo e non capisco”. Della Chiesa disprezza l’opulenza, ma si incanta quando incontra “gli occhi dei missionari” e Papa Francesco lo commuove: vorrebbe chiedergli “di fissarlo lui il confine tra la vita degna di essere vissuta e la ferocia della sopravvivenza”.

ALDO COPPOLA, LA STORIA E IL MITO – Come lui stesso ha raccontato, Coppola aveva cominciato a lavorare nel salone del padre quando era ancora un bambino, nel pieno boom economico degli anni Cinquanta, mentre portava avanti gli studi sulla storia del costume e dell’acconciatura femminile. La sua carriera comincia prestissimo: a vent’anni già lavora nel mondo della moda, il suo obiettivo è quello di realizzare pettinature da sogno. Nel 1965 apre un il suo primo atelier in via Manzoni a Milano, nel cuore del Quadrilatero della Moda, e collabora con le grandi maison della moda – da Armani a Valentino, passando per Ferré e Versace – e con i più importanti brand legati al mondo delle acconciature per signora. Fa di Milano il suo quartier generale e negli anni Novanta apre il suo franchising di atelier, mentre parallelamente avvia il progetto di un accademia di hair styling, che oggi ha sede a Milano e a Mosca.

ALDO COPPOLA, LA STAR – Nel mondo della moda, Aldo Coppola era una vera e propria star. Fondatore e il direttore creativo della società che porta il suo nome, per decenni è stato protagonista internazionale di campagne di moda, di acconciatore di divi, di copertine di magazine. La collaborazione con L’Oréal e l’apertura dei suoi tre noti saloni milanesi incrementò la sua notorietà in tutto il mondo: oggi la sua rete di franchising conta decine di affiliati, oltre che in Italia anche nel Principato di Monaco, Londra e Mosca.

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