Cosa c’è dietro l’«epidemia» di profili bloccati su Facebook?

Nelle ultime ore numerosi utenti di Facebook lamentano un blocco del proprio profilo da parte degli amministratori della piattaforma: anche senza aver commesso palesi violazioni delle regole del social network, in molti spiegano di essersi trovati davanti a una pagina dell’assistenza che annuncia il blocco dell’account e chiede di inviare un documento per provare la propria identità e attendere lo sblocco del profilo. Insospettiti dalla richiesta, che pure viene dettagliatamente spiegata nel regolamento di Facebook, qualche utente ha deciso di aspettare, per poi tornare a visualizzare il proprio profilo come se nulla fosse successo.

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BLOCCATI ANCHE I POLITICI SVIZZERI – E a lamentare lo stesso problema non sarebbero soltanto gli utenti italiani: secondo quanto riportato da Ticino Live, anche i profili Facebook di un gruppo di politici svizzeri sarebbero stati bloccati «senza alcun motivo apparente», tra i quali anche il presidente dei Giovani socialisti David Roth. Una notizia che ha generato una certa preoccupazione visto che la Svizzera si trova alla vigilia di un’importante consultazione elettorale.

PERCHÉ FACEBOOK MI HA BLOCCATO? – Come si legge nel regolamento di Facebook, gli amministratori della piattaforma possono decidere di bloccare temporaneamente il profilo di un utente, in caso quest’ultimo commetta qualche violazione, come ad esempio la condivisione di contenuti non appropriati o segnalati come tali da un altro utente, o una condivisione massiccia di contenuti assimilabile a un’attività di spam o, ancora, troppe richieste di amicizia inviate in un arco di tempo relativamente ristretto. In alcuni casi, Facebook può chiedere all’utente di provare la propria identità inviando un documento, che può essere una semplice foto della carta di identità o della patente, purché vi siano leggibili il nome e la data di nascita. Per quanto questa richiesta possa suonare fastidiosa, è altrettanto vero che all’atto della registrazione a Facebook, l’utente sottoscrive un contratto con la piattaforma e si impegna a fornire dati reali. Dall’altra parte, in caso di verifica, la piattaforma si impegna a distruggere i documenti forniti una volta accertata l’identità dell’utente in questione.

EPIDEMIA DI BLOCCHI: UN BUG DI FACEBOOK? –  Ma cosa può aver scatenato una tale epidemia di blocchi? Oltre che per violazioni delle regole, Facebook può bloccare un account anche se ritiene che questo sia stato rubato da qualcuno. Può succedere, ad esempio, se si compie qualche azione insolita, come loggarsi da un computer mai utilizzato, o se un admin di una pagina cancella contenuti pubblicati da altri utenti. Ma è piuttosto improbabile che tutti gli utenti che hanno lamentato il blocco degli acccount nelle ultime ore abbiano fatto «qualcosa di strano», tutti insieme. Tanto più che, in alcuni casi segnalati, il blocco sembra essersi risolto da solo. A questo punto verrebbe da pensare a un bug, un errore di sistema: in quest ore Facebook sta apportando modifiche alla gestione delle pagine e non è improbabile che si possa essere «rotto» qualcosa. Un simile «incidente» è già accaduto nel 2010: quando Facebook si mise a bloccare per errore tutti quegli account che erano stati erroneamente considerati fake. In quel caso era stata la piattaforma stessa ad avvisare gli utenti interessati, spiegando che il proprio account sarebbe stato automaticamente riattivato.

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