Gabriele Paolini, i video che incastrano il “disturbatore”

«Lui era famoso, quello della tv, ci portava in giro con la sua auto e pagava per fare sesso con noi»: Gabriele Paolini è accusato di aver avuto rapporti a pagamento con tre minorenni (di 17 anni, due italiani e un romeno) e oggi sui giornali compaiono i contenuti dei video e i verbali che accusano il disturbatore diventato famoso per le sue comparsate non autorizzate in televisione. Racconta Repubblica:

«Per noi era un personaggio, ci vantavamo di essere suoi amici». Ascoltati in audizione protetta, con l’ausilio di uno psicologo, i due “bravi” ragazzi romani (uno studente di liceo, l’altro di un istituto tecnico), hanno ricostruito il legame nato in una chat e poi andato avanti per mesi. Ma le vittime, secondo il pool investigativo coordinato dal procuratore aggiunto Monteleone e dal comandante provinciale dell’Arma, Luongo, potrebbero essere state molte di più. Nel frattempo, i militari del colonnello Cagnazzo hanno individuato la cantina dove il “disturbatore” incontrava i suoi giovanissimi amanti. Nessun ritrovamento eclatante, solo vecchi elenchi del telefono ma dal computer dell’arrestato potrebbe emergere qualcosa di molto più compromettente

Qui una ricostruzione della vicenda nell’infografica di Centimetri:

ARRESTATO PAOLINI

Il quotidiano parla poi dei video trovati a Paolini:

Molti sono irriferibili. Ecco uno dei più castigati. Paolini: «Abbiamo fatto trenta, girati un attimo» Dario (nome inventato): «No, no..». Paolini: «Fidati. Non faccio nulla, ma cosa pensi». Dario «No, no…». Paolini: «Ma non penso nulla» Dario «A 45 euro, allora». In un altro filmato, Paolini riesce a vincere le resistenze di uno dei ragazzi verso i rapporti gay. «Sapendo quali sono i miei gusti… è proprio una cosa che a pelle ti dà fastidio? Magari fra un giorno o 10 anni relazionarti in maniera più intima con un uomo… ».

Video: il video in cui Paolo Frajese litiga con Gabriele Paolini.

C’è da segnalare anche che alcuni dei ragazzi, come racconta il Corriere, hanno difeso l’arrestato:

«Per noi era un amico. Ci portava in giro in macchina, a giocare a bowling, a casa dei suoi parenti per prendere il tè. Il padre ci ha anche insegnato un gioco da vecchi, la briscola». Per i due liceali romani di 17 anni Gabriele Paolini non era una minaccia. «Quello che facevamo con lui ci sembrava normale e poi potevamo vantarci con gli amici solo per il fatto di conoscerlo », hanno raccontato al pm Claudia Terracina che ieri mattina li ha ascoltati in procura — con l’aiuto di uno psicologo — all’indomani dell’arresto del «disturbatore» televisivo per induzione alla prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico. Paolini, 39 anni, si trova ora in isolamento a Regina Coeli. Sul suo sito «Paolininews » sono decine i messaggi con insulti e minacce.

Tra i video sono spuntati anche altri ragazzi che devono ancora essere identificati:

Immagini che incastrano «l’uomo della tv» non solo per quello che si vede ma anche per le registrazioni audio con le trattative sul prezzo delle prestazioni sessuali: «Vuoi 15 euro? Ok!», dice il «profeta del condom »—uno dei nomi di battaglia di Paolini — a uno dei minorenni. Poi ne rassicura un altro: «Fidati! Non ti faccio nulla, ma cosa pensi…» —, mentre a un altro ancora, che gli aveva fatto notare che il tempo stabilito per l’incontro era terminato, lancia una battuta: «Hai messo il tassametro, ecco altri 30 euro».

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