Il Piano Kalergi: l’ultima fantasia neonazista

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TRADOTTO MALE – Invece, secondo la traduzione di Honsik che ne danno dalle nostre parti:

“Kalergi proclama l’abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente, l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l’immigrazione allogena di massa. Affinchè l’Europa sia dominabile dall‘elite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di bianchi, negri e asiatici. A questi meticci egli attribuisce crudeltà, infedeltà e altre caratteristiche che, secondo lui, devono essere create coscientemente perché sono indispensabili per conseguire la superiorità dell‘elite.

Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile. Abolendo il principio dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge e evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie che le proteggano, si riuscirà a reprimere la massa.

PROTOCOLLI RELOADED – Al netto del fatto che solo la paranoia nazistoide può ritenere credibile che qualcuno, oggi, stia perseguendo un piano di rimescolamento genetico per arrivare a un’umanità monocolorata e senza più bianchi, che è un risultato probabilmente impossibile nei fatti anche dopo qualche millennio d’incroci, si finisce sempre lì. Siamo ancora al grande complotto per la distruzione dei bianchi e la loro sottomissione e meticciamento con le razze inferiori, un incubo per i razzisti. Honsik si prende persino il lusso di “rivelare” che il piano per il quale è stata fondata l’Unione e continua ad essere sviluppato è  un piano suprematista che prevede il “genocidio” dei bianchi per giungere alla creazione di un megastato dominato dagli ebrei, razza superiore, embrione del fututo goveno mondiale o Nuovo Ordine Mondiale (NWO) che è nelle ossessioni di tutti i nazisti da sempre e ha le sue radici nel più classico antisemitismo europeo. L’Unione Europea è un progetto suprematista e razzista che conduce al reich mondiale ebraico, e pensare che c’è chi pensa che ad essere suprematisti e razzisti in Europa siano i neonazisti bianchi oggi e fossero i nazifascisti bianchi all’epoca della pubblicazione del libro di Kalergi. Sicuramente malelingue arruolate nel big complotto.

UN PO’ SCIATTO – Honsik ovviamente non perde troppo tempo a dimostrare oltre la sua tesi, al di là dell’estrazione di frasi scelte dal libro citato, le sue “prove” si limitano all’elenco dei potenti frequentati da Kaleri, tutti parte del big complotto e, visto che è morto nel 1976, in seguito all’elenco di quanti hanno ricevuto l’omonimo premio Coudenhove-Kalergi, che viene assegnato alle personalità che si spendono per l’Europa e che quindi è stato incassato proprio dai politici europei che più si sono distinti per il progetto dell’Unione,cosa si vuole di piùù? Il Piano è segreto, ma sarebbe perseguito dall’elite bianca e cristiana, europea e anche statuinitense, per trasformate l’Europa in un continente popolato da meticci. E a quelli che più si spendono per il Piano consegnano il premio Coudenhove-Kalergi, probabilmente scambiandosi sorrisini complici di nascosto o salutandosi con qualche gesto esoterico perché (potevano mancare?) a dare coesione all’impresa c’è anche la massoneria, pronta a svendere l’Europa all’ideale mondialista.

IL MENU NON CAMBIA – La solita brodaglia rimescolata, il solito sapore, i soliti spunti e le solite conclusioni per un classico del complottismo antisemita, che come altri che lo hanno preceduto chiama i bianchi ad unirsi di fronte alla frande minaccia mondialista, all’invasione dell’allogeno, ai branchi di neri che ci invaderanno e ci daranno nipoti meticci trasformando i bianchi in schiavi per poi portarli all’estinzione grazie a un “genocidio” pianificato e condotto da bianchi e con la collaborazione persino dei bianchi e delle bianche che si meticceranno volontariamente con gli immigrati fino a che non resterà un solo bianco.

SON SEMPRE LÌ – È comprensibile che i neonazisti europei continuino ad attingere alla loro tradizionale sub-cultura, ma se uno dei massimi esponenti del revisionismo arriva solo fin qui e se nemmeno la classe parlante italiana che fa riferimento all’area ha di meglio da buttare al proprio popolo, diventa evidente come l’estrema destra europea sia incapace di produzioni culturali che vadano oltre allo stesso genere di fiction per allocchi e all’ipotesi del big complotto contro i bianchi. Introdurre la variabile secondo la quale il complotto sarebbe per di più frutto dell’ingegno e dell’impegno delle classi dirigenti europee, rigorosamente bianche, non sembra utile a conferire alla storia una maggiore credibilità e nemmeno un esperiente narrativo tale da far gridare alla novità.

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