Il virus che ti accusa di pedopornografia

Compare all’improvviso quando accendi il pc o quando navighi nella Rete: è il «virus della polizia postale». Si presenta così, in una schermata con tanto d’intestazione e logo. A mettere in guardia sulla nuova truffa che corre sul web è il sito della Polizia di Stato, che spiega: «Citano normative e articoli del codice penale e l’utente viene così accusato di una serie di gravi violazioni che vanno dalla pedopornografia al terrorismo o all’attività sovversiva». Per questo il computer dell’ignaro utente viene ‘bloccato e sequestrato’ dalla falsa polizia postale.

 

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L’INGANNO – In realtà a bloccare la macchina è un virus che mette in allarme gli utenti che per timore o vergogna vengono presi dal panico. Ed è proprio di fronte a certe debolezze che si perfeziona la truffa: viene data la possibilità alla vittima di «sanare» la sua posizione tramite il pagamento di una certa somma di denaro, utilizzando carte di credito o conto correnti non rintracciabili. «Non cadeteci: è una truffa», avverte la Polizia. (Adnkronos)

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