E’ morta Annie Girardot

L’attrice francese, 79 anni, soffriva da tempo del morbo di Alzheimer

L’attrice francese Annie Girardot e’ morta oggi a Parigi all’ospedale Lariboisiere, all’eta’ di 79 anni. L’attrice, che era nata a Parigi il 25 ottobre 1931, da tempo malata di Alzheimer, e’ morta ‘serenamente’ , secondo quanto riferito dalla nipote, Lola Vogel.

LA STORIA – Debutta al cinema nel 1956 nel film “Treize a’ table” di André Hunebelle, per il quale vince il Prix Suzanne Bianchetti. Ma il grande successo per Annie arriva nel 1960, quando interpreta la prostituta Nadia in ‘Rocco e i suoi fratelli’, capolavoro di Luchino Visconti, al finco di Alain Delon e Renato Salvatori, con il quale inizierà una relazione sentimentale che si concluderà con il matrimonio. Tra i suoi film si ricordano, tra l’altro, ‘I compagni’ (1963) di Mario Monicelli, ‘La donna scimmia’ (1964) di Marco Ferreri, al fianco di Ugo Tognazzi, ‘Vivere per vivere’ (1967) di Lelouch e ‘Metti una sera a cena’ (1969) di Patroni Griffi. Negli anni Settanta partecipa a film come “Les feux de la chandeleur” di Serge Korber, “La Gifle” di Claude Pinoteau e “La Zizanie” di Claude Zidi. Nel 2002 viene premiata con il premio Ce’sar per la migliore attrice non protagonista per il suo ruolo nel film “La pianista” di Michael Haneke, con il quale collaborera’ di nuovo quattro anni dopo in “Niente da nascondere”. Nel 2003, forse sentendo l’urgenza di afferrare i ricordi prima che scomparissero, l’attrice aveva pubblicato una appassionante biografia, ‘Partir, revenir’, partire, tornare.

LA MALATTIA – Poi Giulia, la figlia nata dall’amore con Renato Salvatori, rivelo’ il dramma nel libro ‘La Memoire de ma mere’, la memoria di mia madre. Il 21 settembre 2008 il periodico francese Paris Match rivelò che Annie Girardot soffre del Morbo di Alzheimer. La figlia Giulia Salvatori in seguito gira un documentario molto triste in cui vengono svelati i retroscena dell’ultimo set, con l’attrice che a causa della malattia fa una fatica enorme a ricordare le battute. Jean Cocteau l’ha definita “il piu’ bel temperamento drammatico del dopoguerra.”

Eccola nel ruolo di Nadia in Rocco e i suoi fratelli

e qui il documentario della figlia che racconta la sua storia e testimonia la sua malattia, l’Alzheimer:

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