I video delle rovesciate più belle di Leonidas da Silva

06/09/2013 di Alberto Sofia

LEONIDAS DA SILVA, IL PADRE DELLA ROVESCIATA – Era considerato il “padre” della rovesciata, uno dei giocatori più rappresentativi della propria epoca. Cento anni fa nasceva Leonidas da Silva, attaccante brasiliano degli anni ’30 e ’40, scomparso nel 2004. La stella del Flamengo, del San Paolo e della Nazionale carioca, si mise in luce nei Mondiali del 1938, quelli che si disputarono in Francia e furono vinti dall’Italia di Vittorio Pozzo.

Leonidas Da Silva 2

 

LEONIDAS DA SILVA, IL DOODLE – Anche Google si è ricordato di “Black Diamond” (il “Diamante Nero”), così com’era ribattezzato Leonidas da Silva: il motore di ricerca ha dedicato al calciatore un doodle che lo immortala nella famosa “bicicleta”, per il quale è diventato noto a tutti gli appassionati di calcio.

LEONIDAS DA SILVA E LE ROVESCIATE – In Brasile ricordano ancora gli errori dell’allenatore brasiliano Pimenta, che, quasi sicuro della superiorità dell sua nazionale, decise di fare turn-over contro gli Azzurri in semifinale ai Mondiale del ’38, lasciando in panchina lo stesso Leonidas.

LEONIDAS DA SILVA, I VIDEO – Una decisione che si rivelò fatale al Brasile, dato che la formazione di Pozzo battè la Seleçao a Marsiglia per 2-1. Ma la stella di Leonidas, grande funambolo del dribbling, non venne oscurata dalla sconfitta della propria nazionale. Per chi volesse ricordare le sue acrobazie, basta ammirare alcuni video postati su YouTube.

LEONIDAS DA SILVA, IL RICORDO – C’è chi ricorda come l’astro del calciatore carioca rischiò di non venire mai alla luce: questo perché da Silva si convinse dopo diversi tentennamenti a lasciare la pallacanestro per dedicarsi al calcio, nonostante non fosse molto alto: un metro e settantatre che, secondo chi ricorda i suoi esordi, sembrava bastare per farlo giocare bene anche a basket. Ma fu il calcio a farlo conoscere al mondo. L’immagine simbolo della sua carriera calcistica resta la “rovesciata” con cui segnò per la prima volta il 24 aprile del 1932. Un gesto tecnico forse sconosciuto e una data che divenne storica per il mondo del futbol, così come lo chiamano in Brasile i maestri carioca. In attesa di veder nascere nuovi giovani “Leonidas”, non resta che tornare ad apprezzare le sue acrobazie.

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