La pillola anti-malaria che può rovinarti la vita

Il New York Times ci parla dell’esistenza di una pillola anti-malaria, il Lariam, in vendita anche in Italia, che tra i suoi effetti collaterali include anche effetti allucinogeni potenzialmente permanenti. La cura peggiore del male, quindi.

pillola-malaria-lariam (2)

 

LA TESTIMONIANZA – ll farmaco a base di meflochina, studiato per proteggere coloro che si trovano in aree infestate dalla malattia trasportata dalla zanzara anofele. La pericolosità del farmaco è stata poi certificata dall’autore dell’articolo, David Stuart McLean, che dopo aver assunto una pillola la sera prima di dormire si è svegliato a quattro chilometri di distanza dal suo albergo di Hyderabad, in India. Ritrovato da un poliziotto nella stazione ferroviaria, è stato ricoverato in un centro di salute mentale. Eppure si tratta di un problema conosciuto ai più, visto che il Lariam, approvato nel 1989, già in passato ha scatenato problemi come amnesia, allucinazioni, aggressività e paranoia.

 

LEGGI ANCHE: Omeopatia: se e come funziona

 

GLI EFFETTI COLLATERALI – Secondo la casa produttrice del farmaco, la Roche, gli effetti collaterali peggiori hanno colpito solo una persona su 10.000. Eppure uno studio olandese del 2011 ha dimostrato che tali effetti negativi sono stati patiti a vario titolo dal 67 per cento dei pazienti e che per il sei percento di loro si è reso necessario un ricovero in ospedale. Negli Usa ci si è resi conto del problema tanto che la Food and Drug Administration, l’autorità che controlla la vendita e la distribuzione di farmaci ed alimenti nel Paese, ha riconosciuto la gravità degli effetti collaterali a livello neurologico e psichiatrico e ha richiesto che il farmaco abbia uno speciale avvertimento sui rischi, ma certo sembra che il provvedimento, per quanto necessario, sia arrivato troppo tardi.

EPISODI DI VIOLENZA – Le storie legate a questo farmaco sono purtroppo molteplici. Nel 1999, un uomo dell’Ohio, di ritorno da un safari nello Zimbabwe, è andato giù in cantina a prendere un gallone di latte. Invece ha preso un fucile da caccia, l’ha puntato contro di se ed ha fatto fuoco. In Somalia, nel 1993, un soldato canadese ha picchiato a morte un prigioniero somalo a morte ed ha tentato il suicidio. Il Lariam non è più distribuito con questo marchio negli Usa ed anche l’esercito ha interrotto la sua distribuzione nel 2009. Eppure è ancora recuperabile sul mercato. Il sergente Robert Bales, colpevole di aver ucciso nel 2012 sedici civili innocenti in Afghanistan, ha detto di aver preso quel farmaco, che viene comunque prescritto circa 120 mila volte l’anno.

UN PERICOLO GENERAZIONALE – Preoccupa poi il fatto che gli effetti collaterali, ovvero vertigini, perdita dell’equilibrio, ronzio nelle orecchie, possono durare anni o diventare permanenti. Lo stesso autore, a dieci anni dall’ultima somministrazione, ogni tanto soffre di attacchi di panico, depressione, ansia, insonnia, tutte cose, per usare le sue parole, di cui prima non ha mai sofferto. Lo scorso anno un ex ufficiale dell’esercito, testimoniando di fronte ad una sottocommissione del Senato, ha spiegato di temere come il Lariam possa essere l’eredità tossica che abbia avvelenato generazioni di veterani di guerra solo negli Usa. (Photocredit Lapresse / Wikipedia)

Share this article