Eurofighter: una fregatura come gli F35?

Dopo il caso degli F35 anche un altro nuovo aereo progettato per l’aviazione militare, l’Eurofighter, sta evidenziando un costo superiore alle aspettative, e significativi problemi tecnici. In Germania Der Spiegel ha lanciato l’allarme, ed il ministero della Difesa ha confermato alcune delle rivelazioni del settimanale tedesco.

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AEREI NELLA BUFERA – Nel nostro paese si discutere furiosamente degli F35, il nuovo super aereo militare progettato da un consorzio internazionale guidato dagli Stati Uniti, e spesso chi contesta i cacciabombardieri della Lockheed Martin propone come alternativa gli Eurofighter. Gli Eurofighter sono costruiti da un consorzio europeo di aziende, tra le quali c’è anche l’Alenia Aermacchi di Finmeccanica, e sono aerei militari meno costosi, anche se più arretrati a livello tecnologico rispetto agli F35, evoluzione degli F16. Anche l’alternativa europea ai cacciabombardieri Joint Strike Fighter sta però evidenziando più di un problema. Come rivela Der Spiegel, con la successiva conferma del ministero della Difesa tedesco, l’ordine complessivo degli Eurofighter avrà un costo complessivo superiore a quanto previsto dal voto del Parlamento tedesco. Un problema finanziario che aggrava le numerose lacune tecniche riscontrate in questi primi anni di utilizzo degli aerei militari europei.

ESPLOSIONE DEI COSTI – I costi degli Eurofighter supereranno i 14,7 miliardi di euro che il Bundestag, il Parlamento federale della Germania, aveva previsto per l’ordine di 180 velivoli. Secondo i calcoli di Der Spiegel, confermati nella sostanza dalla presa di posizione del governo tedesco, il governo tedesco ha già speso 14,5 miliardi di euro per gli Eurofighter, una somma molto simile al budget complessivo; il problema è che gli acquisti sono stati solo 108, ovvero 72 in meno rispetto all’ordine finale. Entro il 2018 il costo finale dovrebbe assestarsi intorno ai 17 miliardi di euro, con tendenza all’incremento. Il ministero della Difesa tedesco ha però giustificato questa crescita dei costi con l’ulteriore sviluppo dei caccia eseguito dal consorzio costruttore in questi anni. Le elezioni federali del prossimo 22 settembre non permetteranno un’ulteriore convocazione della commissione Bilancio del Bundestag, a causa dell’ormai prossimo scioglimento delle Camere. Il ministero della Difesa ha però rimarcato al Wall Street Journal di aver informato il Parlamento in merito alla crescita dei costi.

PROBLEMI TECNICI – Le lacune tecniche degli Eurofighter sarebbero molto più problematiche rispetto a quanto si sapeva finora. Questo è il risultato di un ricerca interna dell’ufficio federale degli armamenti, che svela quanto lo sviluppo di questo aereo militare sia stato caratterizzato da numerosi problemi negli ultimi anni. L’esercito tedesco è stato così insoddisfatto della fornitura dell’Eurofighter da aver fatto scadere il permesso per la costruzione degli aerei all’EADS, una delle aziende che fanno parte del consorzio che realizza questi velivoli. Il rinnovo è arrivato solo molto tempo dopo, e Der Spiegel rivela uno scritto dell’ufficio federale nel quale si lamentavano al top management di EADS i numerosi difetti degli Eurofighter. Nonostante queste problematicità gli ordini degli aerei non sono stati fermati, una scelta ai margini della legalità, rimarca il settimanale tedesco.  Il settimanale cita due casi, avvenuti nel 2006 e nel 2007, nei quali il difettoso montaggio di un bullone e un errore nel software del velivolo avevano provocato situazioni di rischio mortale per i piloti. EADS ha contestato quest’ultima ricostruzione.

PROGETTO EUROPEO – Il progetto dell’Eurofighter è nato a metà degli anni ottanta, e come spesso capita nel settore della maxi commesse militari, il suo percorso è stato lungo e travagliato. Questo velivolo è il primo modello di aereo militare sviluppato nelle quattro nazioni che lo costruiscono, Germania appunto, poi Gran Bretagna, Spagna ed Italia. Anche la Francia era inizialmente parte del consorzio, ma poi preferì ritirarsi sviluppando in proprio il Rafale. All’interno della nostra aeronautica i primi Eurofighter sono arrivati solo a metà del decennio scorso, in forte ritardo rispetto ai tempi previsti. Gli Eurofighter italiani sono stati utilizzati durante la guerra in Libia, in azioni militari svolte a fianco dei Tornado. Come in parte già successo per gli F35, anche per gli Eurofighter l’ordine finale di acquisto è stato ridotto, da tutti i paesi facenti parte il consorzio.

(Photocredit Getty Images)

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